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Si avvicina il Meeting Internazionale di Torino – Memorial Primo Nebiolo. Il punto del presidente Fidal Piemonte Maurizio Damilano


Si avvicina l’appuntamento con il 18° Meeting Internazionale Città di Torino – 13° Memorial Primo Nebiolo. Venerdì sarà il grande giorno.
Sì, sarà il giorno in cui l’orgoglio dell’atletica piemontese deve apparire in pieno.
E’ il momento in cui dobbiamo impegnarci perchè l’atletica sia al centro dell’attenzione.
Ho già scritto in un precedente intervento che questo è il MEETING DELL’ATLETICA PIEMONTESE. Bisogna che superiamo logiche che appartengono al passato e consideriamo questo meeting come il patrimonio di tutti.
Il CUS Torino ne ha la titolarietà organizzativa, ma il suo impegno è per l’atletica. Questo non lo si deve dimenticare, come sarebbe illogico farlo per qualsiasi altro tipo di organizzazione che, in fondo, ha lo scopo di valorizzare l’atletica.
Ma non possiamo considerare solo questo aspetto. Devo dire che quest’anno sono diversi gli spunti che ci aiutano a rafforzare questi concetti.
Ad esempio che ci sarà un’inversione di tendenza e l’atletica piemontese sarà protagonista, insieme con le varie attività universitarie, della sfilata che aprirà il meeting. Sotto la bandiera dell’atletica piemontese e dei nostri Comitati Provinciali sfileranno i nostri ragazzi, le nostre società. Non è un fatto da poco. Non è solo un aspetto simbolico. E’ qualcosa di più. Un nuovo modo di vedere e interpretare l’organizzazione in atletica: io organizzo, ma con me c’è tutto il movimento, c’è l’atletica piemontese. Se questo diventasse veramente il modo di intendere l’organizzazione (almeno dei grandi eventi nazionali ed internazionali) avremmo sfondato un muro, lasciato un segno, arato un solco. Un solco nel quale poter seminare e dal seme far nascere frutto. Sappiamo tutti che il seme deve morire per generare nuova vita, pensiamo allora che muoia il vecchio sistema, la vecchia idea individualista ed egoistica per far nascere l’idea che chi organizza qualcosa in atletica innanzitutto fa morire quel seme per far nascere il fiore del movimento. Come sarebbe bello ed importante pensare questo e vivere questo. Dal sistema organizzativo a quello gestionale. Basta con i singoli orticelli per lavorare tutti nel campo, nella vigna, dell’atletica.
Portiamo quindi allo Stadio Nebiolo l’orgoglio del mondo dell’atletica. Vediamo di essere protagonisti con la presenza, il tifo, l’entusiasmo. Dimostriamo a tutti che l’atletica conta. Che l’atletica è un cuore che batte all’unisono. Facciamo capire a tutti che in momenti non facili, anzi difficili come questi, sappiamo andare oltre ai problemi singoli ma mettiamo insieme i problemi di tutti.
Credetemi. Non è retorica. Sono cose in cui credo e, soprattutto, ho annusato, sentito sulla mia pelle, captato, incontrato in questi giorni di lavoro dedicati a concretizzare l’impegno della Fidal Regionale sul Meeting e su queste idee. Sono cose che ho potuto veder cambiare nell’approccio organizzativo anche degli amici del CUS Torino. E’ la concretezza dei valori che vengono a galla in certi momenti e che anticipano nuovi orizzonti, nuove relazioni, nuove prospettive. Sono molto fiducioso perchè ho fiducia in tutti voi, nel vostro impegno, nella voglia di andare oltre di ripartire forte pur con la poca benzina di questi giorni.

Così il successo del meeting sarà anche il successo dell’atletica. Non dimenticatelo e….buon divertimento!

Maurizio Damilano

Marco Ceste